lunedì 31 dicembre 2012

PER UN BUON 2013 !!!

FACCIAMO NOSTRO L'AUGURIO PROPOSTO DAL GRUPPO COLTIVARE CONDIVIDENDO!!!



buon 2013 dal Gruppo Coltivare Condividendo
Tanti cari auguri per un "BUON 2013".. Un anno in cui grazie alle relazioni e al condividere si riescano a costruire e concretizzare progetti e iniziative tese a tutelare della biodiversità, il paesaggio, la salubrità, l'ambiente..  Un 2013 all'insegna della sostenibilità e della partecipazione in cui si sia sempre più consapevoli della pericolosità e della devastazione provocata dai pesticidi, dai diserbanti e da un "agricoltura" finalizzata solo al massimo profitto e alla massima resa (incurante delle fertilità del suolo, della qualità dei prodotti, dei veleni con cui si contamina l'ambiente e il cibo) Un 2013 in cui far conoscere sempre più le SEMENTI e le VARIETA' ANTICHE.. l'importanza del coltivare biologico e del "aprire" campi. orti e serre a visite e comenti di approfondimento e conoscenza.. 
 

per  vivere la terra, con la terra, nella terra mai solitario e "rin-chiuso" entro i confini di un orto ma sempre costruito e condiviso con gli altri..

martedì 11 dicembre 2012

Tempo di CICLAMINI..e non solo..

DICEMBRE..

mese particolarmente freddo in questo 2012..e già ricoperto da una lieve coltre di neve.
Ma a dipingere anche questo mese ci pensano Ciclamini e stelle di Natale..

Piante coltivate seguando un disciplinare biologico.. senza usare cioè prodotti chimici di sintesi

varie le tipologia di CICLAMINI proposte:

ciclamino coltivato biologicamente


GRANDE (vaso 14)
ciclamini di diversi colori e diponibili a un prezzo di: euro 2,50

ciclamino coltivato biologicamente




















MA ANCHE:
CICLAMINO MEDIO (vaso 14) a euro 1,80
piante di dimensioni più piccole delle precedenti 


CICLAMINI MINI 
in vaso con diametro 10,50 - 11 diponibili in vari colori a euro 1,50 l'uno





e per concludere..qualche consiglio pe ril nostro campo o orto (tratto dal blog del Gruppo Coltivare Condividendo)


ARRIVA IL FREDDO.. COPRIAMO IL TERRENO
cumuli invernali

Con l'arrivo della stagione invernale è sempre
cumuli invernali
consigliato "coprire" il terreno (di orti o campi) Ottime le pacciamature di foglie (escludendo noce e castagno) Se abbiamo dei residui vegetali (stocchi di mais, ramaglia, foglie, fieno vecchio ecc..) è cosigliato realizzare dei picocli cumuli che, al disgelo, utilizzeremo per le prime semine (es piselli) Sarà sufficiente aprirli, metterci della terra e seminare.
Ovviamente questo utilizzo dei residui vegetali è molto migliore (sia per aumentare la sostanza organica che la fertilità del suolo) rispetto alla pessima abitudine di bruciare Ricordiamo che tali "incenerimenti" liberano spesso sostanze nocive. In una valle chiusa come la nostra in cui l'inversione termica trattiene al suolo gli inquinanti, queste sostanze tutt'altro che benefiche..ce le respiriamo tutte
la famigerata "cappa"




domenica 11 novembre 2012

NOCE FELTRINA

Lo scorso anno è stata avviata una collaborazione tra il vivaio il Ruscello e il consorzio di tutela del noe feltrino. 
Cio' ha portato alla realizzazione di un bancale per la produzione e coltivazione della rinomata essenza locale




Il bancale, realizzato con tavole di Larice è stato riempito con terra ricca di limo e concimato con stallatico biologico.
Sono state poi seminate 3 varietà di noci feltrine
Appena interrate a una distanza di 30cm sulla riga e 50 tra fila e fila.
Sono poi state ricoperte con uno strato di foglie e un tessito per proteggerle dal freddo e da corvi e gazze

Le 3 varietà sono:
noce feltrina "san siro"
 

noce feltina "valeria"














noce feltrina "san vetor"




















La semina è avvenuta a metà novembre 2011. Le piantine sono state coltivate con tecniche biologiche, Unici interventie seguiti: estirpazione manuale delle erbe, annaffiatura con macerato di ortica e un trattamento rameico successivo a una grandinata







La "noce feltrina" ha la caratteristica della "premicità" ovvero si rompe molto facilmente, solo schiacciandola tra le dita. Questa varietà di noce presenta forma sub-ellittica (ovoidale), con base arrotondata ed apice appuntito, con margine delle suture quasi nullo. Il peso medio varia dai 6 ai 10 grammi; il guscio è chiaro, di spessore più sottile (1-2 mm) rispetto alle medie riscontrabili per altre varietà. poco rugosa, più liscia di altre varietà e presenta una resa allo sgusciato del 56% (su ogni 10 g. circa 5,6 sono commestibili) con un gheriglio che si stacca facilmente dal guscio.    
E' tra le varietà più rinomate per le ottime caratteristiche organolettiche.


A un anno di distanza stiamo iniziando a invasare le piante di Noce Feltrina, che hanno avuto un ottimo accrescimento
 

pianta di noce feltrina



















Ogni pianta viene venduta con apposito cartellino identificativo

CHI E' INTERESSATO ALL'ACQUISTO SI RIVOLGA AL VIVIAIO IL RUSCELLO (tel 3336889954) Prezzo masismo per una pianta euro 10

venerdì 19 ottobre 2012

CRISANTEMI & CICLAMINI

L' autunno non è solo la stagione in cui si raccolgono cavoli, radicchi, broccoli dall'orto...

.. ma è anche la stagione in cui crisantemi e ciclamini palesano i loro tanti colori.. sfumature e fragranze..

il vivaio il Ruscello produce :

CRISANTEMI da RECISI (venduti a un prezzo che varia da 1 a 2 euro al stelo)
coltivati in azienda che vengono tagliati al momento della vendita
 Crisantemi a fiore grosso (palisade bianco e giallo)
                    a spillo (veneri)
                    margheritine
 


MA ANCHE CRISANTEMI IN VASO SIA A FIORE GROSSO CHE CRISANTEMINE


.. INOLTRE VASTA DISPONIBILITA' DI CICLAMINI
 (SIA MINI CHE GRANDI) 
 ... mini_ 1,80                ..... grandi_ 2,50











COLTIVATI SEGUENDO IL DISCIPLINARE DI COLTIVAZIONE BIOLOGICO
..POTETE PERTANTO ENTRARE TRANQUILLAMENTE NELLE VARIE SERRE E RESPIRARE.. TOCCARE I FIORI.. SENZA CORRERE IL RISCHIO DI VENIRE A CONTATTO CON PESTICIDI.. DISERBANTI.. PRODOTTI CHIMICI DI SINTESI DANNOSI PER LA SALUTE


... OTTIMI I RISULTATI CHE CI HA DATO IL COLTIVARE CON LETTI CALDI E CUMULI OLTRE ALL'OTTIMO RACCOLTO ORA ABBIAMO IN ORTO UNA NOTEVOLE QUANTITA' DI SOSTANZA ORGANICA(di origine vegetale)





sabato 29 settembre 2012

INSALATA DELLE DOLOMITI .. e non solo..

In questo inizio di autunno è ancora possibile sia seminare che trapiantare in orto una tipica insalata antica bellunese..L'INSALATA DELLE DOLOMITI

Si semina a spaglio non troppo fitto. Nel giro di una settimana circa spuntano delle foglioline color verde chiaro. Se il mese di ottobre è mite e privo di gelate possiamo già raccogliere le prima piante verso fine mese diradando così l'aiuola
Quelle che restano in campo non necessitano nè di coeprtura nè di alcun tipo di riparo
E' un insalata molto tenace e resiste bene al gelo

insalata delle dolomiti
   
In primavera, appena va via la neve si scorgono le foglioline fresche dell'insalata delle dolomiti Hanno un colore verdastro rossiccio e nel giro di poco tempi si hanno dei bellisismi e precocissimi cespi di insalata. E' bene usare almeno uno di questi cespi per fare semente per l'autunno successivo (non va facilmente in seme)
insalata delle dolomiti
ALTRE PARTICOLARITA' PRESENTI IN SERRA IN QUESTO PERIODO

TOMATILLO (Pomodoro messicano)
dal sapore molto particolare usata per fare tipiche salse americane e messicane Pianta molto resistente e rigogliosa





e non puo' mancare...
LA STEVIA
(dolcificante naturale)
stevia




domenica 26 agosto 2012

EMERGENZA FAGIOLI.. E' VITALE INFORMARE !!!



COSE' È CAPITATO QUEST'ANNO AI NOSTRI FAGIOLI??
VIROSI DEL FAGIOLO (mosaico comune)

Come stanno i tuoi fagioli quest'anno?
..questa è sicuramente una delle domande più comuni in questa calda estate..
..una domanda a cui segue spesso uno scuotere sconsolato del capo..

..ma cosa è accaduto ai nostri fagioli quest'anno?
Ce lo siamo chiesti anche noi..e abbiamo deciso di girare la domanda a tecnici ed esperti. Mettendo a frutto le tante conoscenze, contatti, relazioni acquisite nel tempo sia dal Gruppo Coltivare Condividendo che dall'associazione Dolomiti bio. Due realtà che credono in un agricoltura sana, sostenibile, biologica basata su biodiversità e coltivazioni tipiche ma anche e soprattutto sulle relazioni e la condivisione

Le risposte che abbiamo ottenuto sono state univoche.. è colpa di una virosi del fagiolo.. il mosaico comune.. Quindi non è colpa del clima anomalo (che ha tuttalpiù contribuito), ma di un qualcosa che da tempo minaccia le nostre coltivazioni e che quest'anno ha avuto un accelerazione improvvisa quanto letale

La malattia si è manifestata in vari modi: foglie deformate, più piccole del solito, con decolorazioni che ricordano le tessere di un mosaico; nanismo della pianta; aspetto cespuglioso; accartocciamento e bollosità delle foglie. Le piante ammalate possono rimanere vive ma essere improduttive, possono velocemente deperire fino a seccare (caso non raro quest’anno), oppure possono tollerare la presenza del virus ed essere più o meno produttive.
Ma quale è la causa principale di diffusione di questo virus? Il virus si propaga da un anno all’altro attraverso la semente infettata, il più delle volte raccolta inconsapevolmente dai coltivatori da piante ammalate che non hanno saputo riconoscere come tali.
Infatti, spesso il seme non manifesta anomalie rispetto alle caratteristiche ritenute normali ed è questo che inganna quei coltivatori che selezionano la semente da usare l’anno che verrà solo considerando le caratteristiche estetiche del seme sgranato e non anche lo stato di salute della pianta-madre. La riproduzione ripetuta di piante nate da semi malati porta ad un progressivo decadimento genetico delle coltivazioni che, di anno in anno, perdono vigore e produttività. (già nel 2011 la situazione era evidente sul fagiolo di Lamon, e tutti ne abbiamo sottostimato la rapidità di diffusione)

Ad aumentare la diffusione del virus ha contribuito in maniera decisiva una massiccia presenza di afidi che quest'anno hanno sviluppato dense colonie sulle coltivazioni e poi, disperdendosi di orto in orto, hanno trasmesso la malattia a numerose piante che prima erano sane, incrementando in modo significativo la percentuale di piante di fagiolo infette. E’ cosa ben nota che l’afide sia il più potente vettore della virosi del Mosaico Comune del fagiolo e quest’anno ha impartito un’accelerazione alla diffusione della virosi che già, nella trasmissione per seme, era esponenziale

Ma arrivati a questo punto..che facciamo? Come detto una delle prerogative sia di Dolomiti bio che di Coltivare Condividendo è quello di informare..di condividere conoscenze e creare consapevolezza. Pertanto riteniamo indispensabile infrangere il silenzio che avvolge la questione e avviare una azione informativa (usando mail, volantini, conferenze, contatti personali ecc..) affinchè si sappia e si abbia coscienza della situazione molto critica. Stiamo già diffondendo una serie di relazioni tecniche e di consigli di esperti da noi contattati. Porteremo e diffonderemo il più possibile materiale informativo e dei volantini creati ad hoc in fiere, mercati, mostre Chiediamo la collaborazione di tutti in questa azione informativa !!!
Tra le azioni molto concrete e pratiche da fare, c'è innanzitutto l' avere cura delle sementi che abbiamo accantonato. (è indispensabile riprendere l'antica abitudine di accantonare la semente, due o tre volte superiore a quella che usiamo di solito)
Molto importante anche andare in campo e segnare tutte quelle piante che non manifestano i sintomi della virosi (anche se cio' nn significa che siano sane) Le proteggeremo poi dagli attacchi degli afidi (con tecniche biologiche) e preleveremo solo e unicamente da quelle piante sane i semi che useremo negli anni a venire
E' importante non prelevare semente da piante malate (come detto il virus dimora nella semente e rischiamo di accantonare semente infetta)

Siamo consapevoli che per le varietà di fagiolo più diffuse e utilizzate da professionisti è ipotizzabile e auspicabile si pensi a un progetto di “pulitura della semente” (cosa che fu fatta nel 1997 quando coltivatori e Regione Veneto iniziarono un impegnativo programma di risanamento della semente, concretizzatasi dopo alcuni anni nella produzione di popolazione di sementi-virus esenti consegnata ai coltivatori.
Purtroppo è mancato un approccio territoriale sistematico e nel giro di pochi anni la situazione si è ripresentata in forma forse ancor più grave ed estesa).
Ma cio' è improponibile per le oltre 30 varietà di fagioli che sono stati censiti e classificati (come sementi antiche e locali) della provincia di Belluno.
Quindi diventa indispensabile un azione diffusa e capace di recuperare vecchi saperi e acquisire nuove tecniche di coltivazione (in programma la sperimentazione di tecniche biodinamiche o omeodinamiche ) e riproduzione affinchè questo enorme patrimonio di biodiversità non vada perso

Noi, seguiti da alcuni tecnici stiamo avviando un progetto di salvaguardia di sementi locali. Useremo semente “vecchia” e accantoneremo solo in minima parte semi di questo 2012. Nel frattempo stiamo individuando alcuni appezzamenti isolati e possibilmente siti a 1100-1300 m slm, saranno i nostri “campi per la semente”

Sappiamo che ci attende un lavoro sicuramente arduo e impegnativo ma indispensabile anche per salvaguardare una preziosa risorsa dell' agricoltura bellunese, in cui molti giovani credono e vi stanno investendo energie e risorse
Siamo a disposizione di tutti per diffondere conoscenze e pratiche, per confrontarci e collaborare . consapevoli che più le informazioni circolano e non restano imbrigliate tra burocrazie e chiusi in luoghi e stanze.. più questa nostra terra né trarrà beneficio.. e noi con essa..
Questo è il volantino che stiamo distribuendo.. perchè non lo stampi e lo distribuisci anche tu nella tua zona??

martedì 7 agosto 2012

COLTIVAZIONI AUTUNNALI

"In primavera si fa l'orto"
Una di quella "verità" che è opportuno smentire
Infatti l'orto va vissuto, lavorato, seminato e piantumato anche in estate ed  autunno.. 

E' un continuo seminare, raccogliere, sostituire.. 
Un preparare cumuli e letti caldi (usando foglie secche, fieno..erba appena appassita) 

In questo periodo si è soliti trapiantare nell'orto una serie di piantine di: 

radicchio: Treviso precoce, Treviso tardivo, variegato di Luisia, la rosa di Castelfranco, palla rossa di Chioggia, palla rossa di Verona,  


insalata: scarola, indivia riccia, meraviglia d'inverno

Cavoli: cappuccio Tondo, cappuccio Cuor di Bue, Cavolo "cabeza Negra" (viola)
 
cavoletto di bruxelles

cavolfiori: bianco, romanesco,  viola di Sicilia

broccolo calabrese  

tra le varietà tipiche e locali segnaliamo due ottime varietà:
brococlo fiolaro
il brococlo fiolaro (tipico di vicenza)
e il cavolo di Vinigo di Cadore (ottimo per crauti)

Consigliete anche le semine di Rape e insalata delle Dolomiti (un ottima varietà locale che resiste al freddo)

giovedì 5 luglio 2012

CURARE LE NOSTRE PIANTINE COI MACERATI

MOLTE VOLTE CI VENGONO CHIESTI DEI CONSIGLI PER DIFENDERE, IN MODO NATURALE PIANTINE, ORTAGGI E COLTIVAZIONI VARIE.
PUR NON ESSENDO DEGLI ESPERTI, MA DEI SEMPLICI COLTIVATORI, SUGGERIAMO SPESSO L'UTILIZZO DI MACERATI


NON E' MOLTO DIFFICILE FARLI E SI USANO MATERIE PRIME DI FACILE REPERIMENTO E A COSTO ZERO.
DI SEGUITO ALCUNI MACERATI CHE USIAMO SPESSO:

IL MACERATO.. IL LIQUIDO IDEALE DI FERMENTAZIONE E' L'ACQUA PIOVANA (piogge acide e inquinate permettendo) O L'ACQUA DI FONTE.
PER LA FERMENTAZIONE BISOGNA SCARTARE QUALSIASI CONTENITORE METALLICO, SCEGLIENDO TERRACOTTA VETRO O LEGNO. IL VASO DI FERMENTAZIONE NON DEVE MAI ESSERE CHIUSO ERMETICAMENTE E IL MACERATO VA RIMESCOLATO ALMNEO UNA VOLTA AL GIORNO. SI CONSIGLIA DI COPRIRLO CON UN TELO, MAGARI DI JUTA
  
MACERATO DI ORTICA:
SI USA LA PIANTA INTERA AD ECCEZZIONE DELLE RADICI. IL PERIODO MIGLIORE DI RACCOLTA E' PRECEDENTE ALLA FIORITURA DELLA PIANTA
DI SOLITO SI USANO 1KG (MA SI PUO' ARRIVARE ANCHE A 2- 2 1/2KG) DI PIANTA FRESCA OGNI 10 LITRI DI ACQUA 
PUO' ESSERE AGGIUNTO LIPTOTALMIO O ANGELICA PER RIDURR EL'ORODE DEL MACERATO STESSO

IMPIEGO DEI DIVERSI TIPI DI MACERATO:
12 - 24 ORE: SI SPRUZZA DIRETTAMENTE SULLA PIANTA, HA UN AZIONE AFICIDA, EFFICACE SOPRATTUTTO ALLA COMPARSA DEGLI INSETTI
 4 GIORNI: ADDIZIONATO CON IL DECOTTO DI EQUISETO. DILUOTO (1:50) SI DISTRIBUISCE PER UN AZIONE ANTI AFIDI E RAGNETTO ROSSO. NOI CONSIGLIAMO DI IRRORARE LE FOGLIE DELLA PIANTA SOLO CON IL MACERATO DI 24 ORE.
MACERATO MATURO: (UNA SETTIMANA) diluito 1:10 VA DISTRIBUITO AI PIEDI DELLE PIANTE AL FINE DI STIMOLARE LA CRESCITA DELLE GIOVANI PIANTE E AUMENTARE LA RESISTENZA AGLI ATTACCHI PARASSITARI
DISTRIBUITO SUL CUMULO O SUL COMPOSTO NE ACCELERA LA DECOMPOSIZIONE

IL MACERATO DI ORTICA E' SCONSIGLIATO SUI CAVOLI E TUTTE LE CRUCIFERE DATO CHE ATTIRA LA CAVOLAIA
NON E' L'IDEALE NEMMENO PER POMODORI E CETRIOLI


MACERATO DI EQUISETO (Equiseto arvense)
L' EQUISETO HA UN ELEVATO CONTENUTO DI SILICE E SALI SOLFORICI.
E' UN OTTIMA DIFESA DELLA PIANTA DAGLI ATTACCHI DI MOLTE MALATTIE CRITTOGAMICHE E NUMEROSI FITOFAGI (funghi es. ruggine, oidio e molte altre)

SI UTILIZZA 1 KG DI PIANTA FRESCA IN 10 LITRI DI ACQUA (per una buona azione si fa macerare per una settimana)

MACERATO DI ASSENZIO
SI UTILIZZANO LE FOGLIE RACCOLTE LA MATTINA PREFERIBILMENTE DA GIUGNO AD AGOSTO

HA UN AZIONE REPELLENTE PER DIVERSI INSETTI (ACARI, LARVE DI LEPIDOTTERI, FORMICHE E LUMACHE)

SI USANO CIRCA 300-500 GR DI ASSENZIO FRESCO TRITURATO IN 10 LITRI DI ACQUA PER CIRCA UNA SETTIMANA

MACERATO DI POMODORO
SI UTILIZZA LA PIANTA INTERA, PRIMA DELLA FORMAZIONE DEI FRUTTI

DOSE DI 2,5 - 3 KG OGNI 10 LITRI DI ACQUA HA UN OTTIMA AZIONE CONTRO GLI AFIDI E LA CAVOLAIA

..MA POSSIAMO UTILIZZARE ANCHE:

IL TANACETO: utile contro cavolaia, afidi ed alcuni acari in dose di 3kg di pianta fresca in 10 litri di acqua

INFUSO DI AGLIO, CIPOLLA, ERBA CIPOLLINA: hanno un'azione contro afidi, acari, varie crittogame e alcuni batteri. 80-100gr di bulbo trittato in 10 litri d'acqua. Utile anche contro la mosca delle carote
MACERATO DI FELCE: (1kg di foglie in 10 litri di acqua) si usa in caso di carenza di potassio ma anche contro afidi, e cocciniglia
 PER NOTIZIE RELATIVE AD ALTRE PROBLEMATICHE VI CONSIGLIAMO DI VISITARE IL BLOG DEL GRUPPO COLTIVARE CONDIVIDENDO (cliccando qui)

martedì 5 giugno 2012

ALCUNE VARIETA' di POMODORO.. ma non solo

OLTRE A COLTIVARE LE NOSTRE PIANTINE CON TECNICHE BIOLOGICHE, CHE ESCLUDONO LA CHIMICA DI SINTESI, STIAMO CERCANDO DI SPERIMENTARE SEMENTI NON IBRIDE
VARIETA' CHE TESTIAMO PER VERIFICARE SE SI ADATTANO O MENO ALLA NOSTRA ZONE E SE HANNO CARATTERISTICHE DI RUSTICITA' UTILI PER UNA COLTIVAZIONE FAMILIARE

DI SEGUITO LE FOTO DI ALCUNE VARIETA' DI POMODORO CHE DA DIVERSI ANNI STIAMO SPERIMENTANDO E COLTIVANDO NEL NOSTRO ORTO CON OTTIMI RISULTATI:
cuor di bue "nadia"

pomodoro GIGANTE
 
















pomodoro ROSA



pomodoro PERA TOSCANO


















Pomodoro GROSSO PIATTO


POMODORO GIALLO stabtomate L.













Pomodoro Ciliegino NERO







peretto giallo




















OLTRE AI POMODORI STIAMO SPERIMENTANDO ANCHE:
Brococlo FLORARO



Aggiungi didascalia













Cavolo Viola
















cavolfiore ROMANESCO















MA ANCHE MOLTE ALTRE VARIETA' DI RADICHCI, INSALATA, CAVOLI... E MOLTO ALTRO

PER FINIRE UN VIDEO DI UNA BELLA GIORNATA "MANI SPORCHE!" CHE HA AVUTO INIZIO PROPRIO DAL VIVAIO BIOLOGICO IL RUSCELLO..


PER VEDERLO CLICCARE QUI